6 step per pianificare un anno sabbatico produttivo (e non sprecare il tuo tempo)

pianificare un anno sabbatico produttivo
Un anno sabbatico è un'opportunità di crescita e di vita inestimabile, durante la quale non possiamo permetterci di perdere tempo prezioso. Scopri come pianificare un anno sabbatico produttivo e significativo, massimizzando il valore della tua esperienza e investendo il tuo tempo in maniera costruttiva.

Ho paura di perdere tempo“.

È questo uno dei principali timori che ferma molti dal prendersi un anno sabbatico.

Ma un gap year non è sinonimo di nullafacenza: non significa svegliarsi tutti i giorni alle 10, spanciarsi sul divano e battere il record di serie tv viste in un mese, o vivere le giornate alla buona, così come vengono. 

…quello sarebbe un anno buttato, non un anno sabbatico.

Diversamente, un periodo sabbatico può essere l’esperienza che trasformerà te e la tua vita… e lo farà in maniera del tutto positiva.

Se sfruttato in maniera efficace e produttiva, un anno sabbatico sarà un’impagabile opportunità di crescita, formazione e realizzazione personale. Sarà un’esperienza di vita reale nel mondo, lontano da una piatta routine e dai classici sistemi accademici e lavorativi. Sarà un’illuminante presa di consapevolezza, che ti darà una nuova prospettiva da cui osservare ogni aspetto della tua vita e di ciò che ti circonda.

Partire per un anno sabbatico
La vista dal Lanikai Pillbox Hike, Oahu (Hawaii)

Ma, specialmente se decidi di non appoggiarti a un’organizzazione e organizzare tutto autonomamente, non è così facile e scontato riuscire a pianificare ogni aspetto al meglio, senza rischiare di sprecare il prezioso tempo che hai a disposizione.

In questo articolo scopriremo come rendere il tuo anno sabbatico produttivo e farlo nel modo giusto: vedrai che se applicherai le linee guida qui racchiuse per pianificare un anno sabbatico produttivo e di valore, ti garantisco che vivrai il periodo più gratificante, prezioso e meglio investito della tua vita.

E prima di iniziare ricorda:

Se hai un obiettivo e un piano per realizzarlo, non starai perdendo tempo.

Quindi, hai preso carta e penna? 

Sì? Bene, cominciamo!

1° STEP: rispondi in modo chiaro e preciso a queste 4 domande:

1) "PERCHÉ" voglio prendere un anno sabbatico?

Vuoi uscire dalla routine e staccare dalla tua vita scolastica o lavorativa?

Vuoi dedicare del tempo a te stesso, alle tue passioni o a un tuo progetto?

Vuoi immergerti in culture diverse e conoscere persone da ogni parte del mondo?

Non ti bastano più le sole 2 strozzate settimane di ferie ad agosto? Vuoi viaggiare per mesi e avere il tempo di vivere il mondo, non solo di visitarlo?

Vuoi imparare una nuova lingua o acquisire nuove abilità, che potrai puoi applicare al tuo ritorno ai tuoi studi o professione?

Vuoi fare esperienze lavorative all’estero, un tirocinio, un corso o vuoi guadagnare qualche soldo viaggiando?

O magari, già che ci sei, vuoi provare un po’ di tutto?

In base al tuo perché”, sarà molto più semplice individuare e pianificare tutti gli step successivi per vivere un anno sabbatico di successo.

2) "QUANTO TEMPO" ho a disposizione?

È chiaramente essenziale capire quanto tempo avrai a disposizione per la tua esperienza sabbatica.

Non deve per forza essere un anno; avere qualche mese a disposizione è già un successo.

In base al “tempo disponibile“, potrai suddividere il tuo periodo sabbatico in diverse fasi, a seconda delle attività che vorrai svolgere e gli obiettivi che ti sarai prefissato.

3) Qual è il mio "BUDGET"?

Questa è la base: definisci qual è il budget massimo che potrai spendere durante il tuo periodo sabbatico. E se necessario, pensa a come mantenerti strada facendo.

Come dico sempre, esistono infinite possibilità per viaggiare a lungo termine risparmiando, tanto che chiunque può permettersi di farlo (uno dei modi che per noi ha funzionato alla grande è stato HelpX).

Ovvio è che dovrai adattare il tuo “piano sabbatico” al tuo budget: non sto dicendo che puoi pretendere di viaggiare per svariati mesi partendo solo con € 1000 in tasca e senza fare nessun tipo di lavoro o attività di scambio durante quei mesi.

Nel mio caso, sono partita per un giro del mondo di 6 mesi grazie a più di 2 anni di risparmi e lavorando in cambio di vitto e alloggio con HelpX. Ad altre persone invece basta, prima di partire, lavorare a tutto gas durante la stagione estiva; altri ancora scelgono di fermarsi di tanto in tanto in qualche paese del mondo a fare qualche lavoretto per rimpolpare il proprio conto.

Insomma, le possibili soluzioni sono illimitate: delinea con più precisione possibile qual è il tuo budget, in modo da riuscire a strutturare il tipo di attività ed esperienze alla tua portata (e non rischiare di ritrovarti dall’altra parte del mondo senza un soldo).

4) Quali sono i miei "OBIETTIVI"?

Puoi averne quanti ne vuoi. Ma è fondamentale averne… almeno uno.

Vuoi imparare una lingua o acquisire nuove skills? Vuoi completare un corso di fotografia online e ottenere una certificazione? Vuoi viaggiare sviluppare un progetto personale o aprire un blog? Vuoi prendere il brevetto da sub? Vuoi capire cosa fare al tuo ritorno?

Fissa uno o più obiettivi da raggiungere entro la fine del tuo periodo o anno sabbatico. Dovrai riuscirci a tutti i costi, quindi sii ambizioso/a ma anche realistico/a.

Questa è la chiave per arrivare alla fine della tua esperienza con la serenità e soddisfazione di aver sfruttato il tempo durante il tuo anno sabbatico in modo produttivo e creando valore.

bucketlist anno sabbatico: come pianificarlo
Sguazzando nelle acque cristalline delle Hawaii

Prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno per rispondere a queste 4 domande.

Hai definito il “perché” del tuo anno sabbatico, quanto durerà, qual è il tuo budget e quali sono i tuoi obiettivi per questa esperienza?

Sì? Ottimo, procediamo!

2° STEP: informati e pianifica con anticipo

L’organizzazione di un’esperienza sabbatica comprende un miliardo di aspetti e dettagli da combinare tra loro… Più di quanti immagini.

Dunque, gioca d’anticipo e inizia a pianificare il tutto il prima possibile (meglio se con almeno 3/4 mesi di vantaggio).

Per pianificare un anno sabbatico produttivo, oltre a prendersi il giusto tempo per la pianificazione, è essenziale informarsi a più non posso e fare le dovute ricerche; le infinità di risorse del buon Google saranno il tuo pane quotidiano, ma occhio sempre a selezionare fonti attendibili. Anche parlare con chi ha già fatto un’esperienza sabbatica simile ti sarà davvero utile.

Pianificando con anticipo, avrai più tempo per ragionare ogni aspetto dell’esperienza, informarti, trovare le migliori occasioni e… fare tutto senza l’ansia o la fretta dell’ultimo minuto.

Ricorda che per non sprecare tempo durante il tuo sabbatico, dovrai investire parecchio tempo prima.

Come pianificare un anno sabbatico produttivo
Momenti di pianificazione durante il viaggio

3° STEP: fissa i tuoi "must-do"

Io li chiamo “must-do“. Di fatto sono tutti quei luoghi del mondo, esperienze da provare e sogni nel cassetto che non hai ancora avuto l’opportunità di realizzare.

Insomma, sono quelle voci presenti nella tua bucket-list che se lasciate indietro ti faranno tornare con qualche rimpianto (io per esempio, mi sto ancora mangiando le mani per non aver fatto uno stop in Polinesia Francese – che sogno di visitare da una vita – mentre viaggiavamo dalla Nuova Zelanda alle Hawaii).

Dunque, cerca di strutturare il tuo anno sabbatico in modo da riuscire a includere i tuoi “must-do alle attività ed esperienze cardine che svolgerai durante il gap year. Perché ok avere obiettivi e un “piano di marcia”, ma lo scopo intrinseco di un periodo o anno sabbatico produttivo è anche quello di godersi la vita e togliersi i propri “sfizi”. Altrimenti siamo punto e a capo.

Per esempio…

Hai sempre sognato di nuotare con le balene alle Isole Tonga? Benissimo, allora magari potresti concentrare il tuo viaggio nella zona dell’Oceania e farlo nel periodo giusto, tra giugno e novembre.

Oppure ti piacerebbe andare in Antartica e arrivarci viaggiando su una nave cargo?

Sogni di viaggiare l’Australia a bordo di un van?

Oppure vuoi sfruttare un biglietto aereo per fare il giro del mondo?

Non porti limiti dove non ce ne sono… sei finalmente libero di inseguire e realizzare ogni tuo desiderio.

Viaggiare a lungo termine: grand canyon
Vedere il tramonto sul Grand Canyon: uno dei miei "must-do" e sogni realizzati

4° STEP: decidi cosa vuoi fare, scegliendo esperienze e attività in linea con i tuoi obiettivi

  • Corsi di lingua o altro
  • Volontariato
  • Programmi di scambio
  • Viaggi
  • Lavori saltuari
  • Tirocini

Queste sono solo poche gocce nell’oceano di possibilità esistenti.

Se vuoi vivere un anno sabbatico produttivo e creando valore, struttura i tuoi mesi scegliendo esperienze e attività che ti appassionino ma anche che ti facilitino nel raggiungimento dei tuoi obiettivi.

Pianificare un periodo o anno sabbatico produttivo

Scegliere lavori, esperienze e attività rilevanti per i tuoi studi, carriera o crescita personale è sempre una buona tecnica per massimizzare la produttività e sconfiggere la paura di “perdere tempo.

Per esempio, vuoi diventare un insegnante? Trova lavoro in un summer camp americano o come au-pair (se hai meno di 30 anni), fai esperienza come assistente di lingua italiana in una scuola straniera (in Australia questa figura è molto richiesta) o baby sitter.

O ancora, vuoi imparare l’inglese, skill che ti servirà nel tuo lavoro, studio o vita personale? Iscriviti a un corso di lingua. Oppure, se vuoi massimizzare il risparmio e l’autenticità dell’esperienza, viaggia e lavora in paesi anglofoni… magari soggiornando presso una famiglia del posto.

Noi abbiamo fatto così e in appena 6 mesi Elia, il mio ragazzo, partito con un livello di inglese raso zero, al ritorno è riuscito a prendere la certificazione IELTS (livello C1) ed essere accettato in un’università in Inghilterra… Direi obiettivo raggiunto, no?

Sviluppare e potenziare nuove abilità durante un gap year
Si lavora sulle photography skills: l'oceano al tramonto, dopo un temporale nella North Shore di Oahu - Hawaii

5° STEP: se puoi, organizzati guardando avanti e in base a ciò che vorrai fare "dopo"

In linea generale, il consiglio è: se hai già un’idea più o meno chiara di ciò che vorrai fare al tuo ritorno, verifica se ci sono delle scadenze (per esempio, non tornare proprio 2 settimane dopo il test d’ammissione), considera quali sono le competenze richieste per quel dato lavoro/facoltà a cui aspiri e sfrutta il tuo tempo per svilupparle.

Organizzarti dovutamente, ti eviterà il rischio di doverti prendere un ulteriore periodo sabbatico… questa volta “involontario”.

Per esempio, mettiamo che tu voglia prenderti una pausa tra la fine delle scuole superiori e l’inizio dell’università. Segnati le date di eventuali test d’ammissione e scadenze per l’invio della domanda di iscrizione, ecc.

Inoltre, trova il modo (non sarà difficile farlo!) per incorporare il valore inestimabile della tua esperienza e le skills acquisite durante il tuo periodo sabbatico nei futuri colloqui di lavoro che sosterrai.

Nel mio caso, la mia esperienza di viaggio mi ha dato una grandissima marcia in più per il lavoro a cui aspiravo (in un tour operator e nel mondo dei viaggi). I datori di lavoro apprezzano sempre candidati che oltre ai titoli di studio e alle competenze su carta possiedono esperienze e storie di vita interessanti e intraprendenti.

sviluppare nuove skills durante un gap year

6° STEP: componi il tuo "piano sabbatico" e rendilo la tua bussola

Bene, è arrivato il momento di mettere insieme tutti i pezzi del puzzle raccolti fino a qui e dare vita al tuo “piano sabbatico“.

Questo sarà la tua linea guida, il tuo riferimento in ogni momento del tuo viaggio.

Certo, potrai (e dovrai) fare gli aggiustamenti necessari: sarà normale che ci siano imprevisti o cambi di programma (volontari e/o involontari). Ce ne sono sempre quando si mette la teoria in pratica.

Quando sei in viaggio, fuori dalla tua zona di comfort, è normale vivere una montagna russa di emozioni, dove in una giornata può succedere quello che normalmente ti succedeva in una settimana… o forse un mese. D’altronde, è anche questo il bello di uscire dalla bolla della propria routine. Ma, allo stesso tempo, è anche facile perdersi nel flusso degli eventi e perdere di vista i propri obiettivi.

Dunque, nei normali momenti di incertezza e smarrimento, ricorda e rileggiti tutti gli step che avevi composto e gli obiettivi che ti eri prefissato/a prima di partire. Tieniti stretto il tuo piano sabbatico: sarà questo la bussola che ti manterrà sulla strada giusta, verso la realizzazione di un anno sabbatico produttivo e di valore.

Fissa degli obiettivi per realizzare un anno sabbatico produttivo

2 consigli sabbatici...

Sottoscrivi un'assicurazione di viaggio

Questo è un aspetto fondamentale: non partire MAI senza un’assicurazione di viaggio che ti copra adeguatamente per l’aspetto sanitario e di responsabilità civile. Mi raccomando, non sottovalutare mai questa parte.

Io, per tutti i miei viaggi, mi affido da anni alla World Nomads.

Non porti limiti. Sperimenta. Osa. Sogna in grande.

Indipendentemente da ciò che deciderai di fare, quello che conta è non fermarsi e non auto-limitarsi. Sperimenta quante più situazione ed esperienze possibili… anche le più assurde! Non rimandare quello che potresti fare in un dato momento: non hai certezze che l’occasione si riproporrà.

Tutto serve, tutto torna. Ogni singolo passo che farai, per quanto ti potrà sembrare irrilevante, contribuirà a plasmare la tua esperienza sabbatica e la persona che diventerai.

Non avere mai paura di osare e sognare in grande. E non dar spazio a rimpianti, che poi quelli sì che bruciano.

E prima di concludere, ricorda:

Nessuna esperienza di vita, comunque vada, sarà mai una perdita di tempo.

E tu, sei già partito/a per un’esperienza sabbatica o sogni di farlo?

Hai qualche dubbio o domanda su come riuscire a rendere il tuo anno sabbatico produttivo?

Fammelo sapere nei commenti, sarò felice di risponderti!

Un abbraccio volante,

Laura

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Questo articolo ha 6 commenti

  1. Valentina de santis

    salve,sono ancora in tempo per programmare qualcosa entro il 2020?

    1. Laura - Travelstorming

      Ciao Valentina, bella domanda!

      In tempi normali, ti avrei detto che saresti stata di certo in tempo per organizzare un anno sabbatico entro fine anno (io il mio l’ho organizzato in circa 3 mesi). Ma quest’anno purtroppo abbiamo un unico grande problema: siamo ancora nel pieno di una pandemia che non sappiamo ancora quando ci permetterà di tornare a vivere e viaggiare liberamente.

      A chi me lo chiede, a grande malincuore, personalmente sconsiglio di programmare partenze almeno per tutto il 2020, specialmente per viaggi a lungo termine, e stare a vedere come vanno le cose nel nuovo anno. A mio parere, partire per un anno sabbatico in questo periodo metterebbe a rischio l’intera riuscita dell’esperienza.

      Tuttavia, se ne hai la possibilità, il mio consiglio è di sfruttare questo tempo per organizzare al meglio i tantissimi aspetti che la progettazione di un periodo o anno sabbatico richiede. Così da farti trovare pronta non appena si potrà finalmente tornare a viaggiare 😉

  2. Milano

    Ciao Laura, ho iniziato qualche ricerca e mi sono imbattuta nei tuoi articoli… molto interessanti.
    Secondo la tua esperienza, e’ possibile pianificare un periodo sabbatico da “famiglia”? noi abbiamo un figlio di 9 anni.
    Dove potrei trovare informazioni piu’ specifiche a riguardo?
    grazie comunque di tutti gli spunti e i suggerimenti che hai pubblicato 🙂
    Marialuisa

    1. laurasemprucci

      Ciao Marialuisa, innanzitutto grazie per le belle parole! Mi fa piacere che tu abbia trovato qualche spunto utile.

      Non avendo figli, non mi è mai capitato di approfondire l’argomento. Tuttavia, dopo anni di viaggi, ti posso dire che viaggiare a lungo termine e con i propri figli è assolutamente possibile. Te lo dico perché ho visto davvero tantissime famiglie farlo (soprattutto straniere – tra gli italiani ho notato un po’ un “blocco” in questo senso), anche con neonati e bambini piccoli. Ovvio, sicuramente servirà una maggiore organizzazione e pianificazione per certi aspetti e considerando le attitudini, carattere, interessi e necessità della tua famiglia – ma nulla che non possa essere fatto.

      Ogni situazione è a sé e non conosco la vostra nello specifico (budget a disposizione, progetti, stile di viaggio, esperienze che cercate, durata, destinazione, ecc.). Comunque, in linea generale, praticamente qualsiasi cosa che possa essere fatta senza figli e fattibile anche con i figli. Solo per farti un esempio, non so se conosci già Workaway o HelpX e vi piacerebbe fare un’esperienza di questo tipo, in molti casi vengono accettate anche famiglie con figli (se non sai di cosa parlo, avevo scritto un articolo-guida su HelpX).

      Per avere info più specifiche, oltre alle classiche ricerche per parole chiave su Google, ti consiglio di sbirciare sui blog e profili social di famiglie che l’hanno già fatto o che lo stanno facendo. Queste sono un paio che conosco:

      Like Miljian: 3 figli e 3 anni in viaggio (cercali su Instagram e magari vedi le loro storie in evidenza)
      4azonzo: 2 figli (di 9 e 11 anni) e un giro del mondo di 1 anno (qui un breve articolo: https://www.listonemag.it/2016/07/08/4azonzo-il-giro-del-mondo-verso-est-di-una-famiglia-ferrarese/). Hanno anche scritto un libro “quattro a zonzo” in vendita su amazon.

      Mi spiace se non è tanto, non sono ferrata sull’argomento, ma spero davvero tu possa trovare le informazione e ispirazione che cerchi.

      Per qualsiasi altra domanda non esitare 🙂

      Laura

  3. monica

    ciao laura, ho provato a fare un preventivo su “world nomad” per avere un idea sull’assicurazione ma al momento mi dice che per l’italia non è disponibile. hai altre assicurazione da consigliare? grazie mille
    ciao monica

    1. laurasemprucci

      Ciao Monica! 🙂

      Ho verificato e sembra essere una sospensione momentanea su tutti i paesi europei (stanno rivedendo tutte le polizze). Dunque tornerà disponibile. Io ho sempre viaggiato coperta dalle loro assicurazione – trovandomi molto bene anche durante emergenze -, quindi come esperienza diretta ti saprei consigliare principalmente la World Nomads (…magari riprova più avanti quando sarà il momento e se non sbaglio puoi anche lasciare l’email per ricevere la notifica di riattivazione).

      Altrimenti, per il mio ultimo viaggio in particolare, mi sono affidata all’assicurazione di viaggio inclusa con la mia carta di credito (Revolut, comoda ed economica poiché compresa nel canone mensile di €7,99/€13,99 al mese – nota però copre fino a 90 giorni di viaggio). Altre assicurazioni di viaggio, di cui ho sentito parlare ma che non ho mai testato personalmente, sono la Chapka e la Columbus.

      Se ti posso aiutare con altro sono qui! 🙂
      Un abbraccio,
      Laura

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